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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

La perla spiaggiata dal marrobbio

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Quando vedi la luna innamorarsi del mare e illuminarlo nelle notti serene. Quando vedi il mare guardare verso il cielo e mirare la luna. Quando vedi piccole gemme liberarsi e riflettere luce. Quando segui le onde che prendono in braccio le perle e le adagiano sulla sabbia bagnata. Quando in quella notte, con il solo sciabordio delle onde, vedi il tuo sogno venirti incontro e sussurrare “Eccomi”. Quando resti solo perché il mare e la luna riparano dietro l’isolotto per fondersi insieme e diventare una cosa sola. Quando vedi il sogno tra le tue mani, ti stendi, guardi il cielo e cerchi di inventare nuove costellazioni, sei felice. Felice come quella perla che ha toccato terra. E sull’isola scopri che la mancanza è solo un sentimento.

Il pescato letterario

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Prenditi il giusto tempo per vivere, per mettere insieme più parole possibili. Sarai riuscito a raccontare le cose ma, soprattutto, le avrai comprese. I pescatori di lettere sono i più pazienti, starebbero ore ed ore con la lenza in mano. Sanno che ogni parola che, alla fine, potranno comporre, sarà godimento, sarà sostanza, nutrimento. I pescatori di lettere, inoltre, portano con loro un dono: quello del silenzio. Sono gli unici, girando l’isola in lungo e in largo, ad averne compreso la forza, accolto il potere comunicativo.  E ogni lettera pescata, ogni parola composta, ogni nome ripetuto è gioia. Uno stato d’animo, così come dice il Bardo (Tanto rumore per nulla): “Il silenzio è il miglior araldo della gioia; la mia sarebbe una gioia da nulla se riuscissi a descriverla”.