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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

La matita lascia sempre un segno

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Una matita lascia sempre un segno. Può cambiare la mina che c'è dentro, essere più morbida o più dura, ma il segno è lì. Puoi provare a correggerlo con una gomma, ma resterà quell'impercettibile segno che non riuscirai ad eliminare. Quella che ha scavato il foglio. Una matita, come raccontava Coelho, ha cinque qualità. "Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà. “Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore. “Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamen

Questa isola, il nostro humus

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Mi sono chiesto a quanti ettari possano equivalere 170 pagine. Chissà se sia possibile una equazione del genere. Mi piacerebbe saperlo per rendermi conto di quanto sia grande questa isola. Vorrei averne le misure, apprezzarne la grandezza per riuscire a identificare tutti i luoghi che sono nati su di essa. Vorrei rendermi conto di dove si trovi la torre in rovina e quanto distante sia dalla spiaggia segreta. Vorrei cercare quella panchina e andare a piedi fino alla casa di Nessuno. Capire quanto sia lontana e se ho ancora fiato sufficiente. Non so quanti ettari ci siano in 170 pagine ma questa isola la immagino grande abbastanza per trovarci tutti i luoghi della vita. Dove soffrire, dove piangere, dove sentire il silenzio, dove farci l'amore, dove ascoltare il mare, ora vicino e ora un po' più lontano, dove sedere, dove camminare e cercare più di un sentiero, dove discutere, dove girare l'angolo e saltare dalla gioia senza essere visto. Una cosa ho capito. L'isola di

Solo due lancette

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« Fermati con lo sguardo su un orologio. Non ricercarne la forma, il taglio della bottega. Concentrati sull'essenza, su quello che ti dice; non sull'ora che segna. Lì dentro c'è il tuo tempo; tutto il tuo tempo. E ci sono due lancette appena a ricordartelo. Non tornano mai indietro. Vanno avanti, si inseguono. » Due lancette, appena due lancette. E questo Nessuno lo ricordava sempre a Julian e questo, a Julian, mancava. Due sole lancette. Il tempo da vivere; in due. « Le persone si inseguono per tutta la vita - diceva Nessuno senza mai staccare lo sguardo dalla sua rete - sono come le due lancette di un orologio. Solo loro due segnano il tempo ma si incontrano di rado e sul quadrante restano distanti. Per sole dodici volte saranno insieme, ma in punti diversi di quel quadrante. Attenderanno di ritrovarsi e faranno di tutto per rallentare quell'attimo che è l'unico metro del tempo. E quell'incontrarsi sarà il vostro tempo. Non co

Realtà e immaginazione

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Realtà e immaginazione . La prima, come scriveva Pirandello, "è un inganno" . La seconda, per Leopardi, "è il primo fonte della felicità umana". In fondo darei ragione ad entrambi.  La realtà può essere "un inganno" perché è comunque soggettiva. E possiamo essere ingannati perché pensiamo di vedere qualcosa che non esiste o che altri vedono in altro modo.  L'immaginazione, invece, è salvifica. Aiuta, è depurativa delle storture della vita. L'immaginazione positiva, intendo. Quella che ti aiuta a sperare, a far vedere a colori anche le parti in bianco e nero. Quella che ti rende felice; nonostante tutto e ti fa pensare che "si può risolvere".  Poi arriva il momento di mettere insieme "inganno" e "felicità". Può nascerne un libro. Puoi vedere affiorare un'isola. Puoi vedere storie, personaggi, luoghi, circostanze. Immaginare di creare una realtà che, in quanto ingannevole, offrirai ai lettori perché la facci

La rete di Nessuno

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«L’Isola, questa isola, è una rete. Ci puoi pescare e sopravvivere; puoi starci sicuro perché puoi essere ripescato e salvarti. L’importante è non farti imbrigliare mai dalle sue maglie». Nessuno lo ripeteva a tutti. Un pescatore, un vecchio con il sale dentro le rughe che scavano le mani ed il volto, questo lo sa benissimo. Lui, nella sua isola, c’era nato e vissuto. Ne aveva assaporato ogni angolo, ne aveva respirato gioie e dolori. In quella rete, grande quanto l’isola, era rimasto imbrigliato più volte. Si era liberato con le sue stesse forze, aveva vissuto la paura e aveva trattenuto il respiro per qualche interminabile secondo. Si era salvato perché voleva salvarsi. Aveva ripreso la rete e l’aveva rigettata in mare. Bella e potente, pronta a dargli nuova sostanza, nuovo nutrimento. Una rete come la sua stessa vita. Da maneggiare con cura, con prudenza ma, allo stesso tempo, con la necessità di osare per non darla vinta. «La rete mi appartiene – andava ripetendo – ma io non a

Il viso sulla luna

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I pescatori di stelle guardano anche la luna. Quel satellite luminoso che modifica la sua forma quasi a riflettere i nostri stessi cambiamenti. Dall'Isola è più facile alzare gli occhi e mirarla. Cercarne i dettagli per provare a capire cosa è cambiato e convincersi che nulla è scontato. Ieri sera, nel buio della notte isolana, era gibbosa calante. Piena di luce, come sempre, ma misteriosa a nascondere una parte del suo volto. Lenta ad alzarsi per prendere quota. Audace per farsi rincorrere con lo sguardo. Lì, pronta a rinnovare un rito e riscrivere storie e leggende. Compagna e amica dei solitari e guida attenta dei pescatori. Attrice principale della notte e demiurgo delle maree che portano avanti e indietro le onde dei sentimenti. Mistero continuo e luce sicura specchiata sul mare verso l'orizzonte. Specchio evidente di noi comuni mortali. Compagna pallida e discreta pronta a distrarci mostrando chi siamo.  Ieri sera il mistero si è rinnovato. L'ho guardata più da vici

Cosa hanno detto (fino ad oggi) di noi

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Abbiamo sempre detto che questo libro non "ci appartiene" più. Le parole che abbiamo scritto, dopo la decisione di impaginarle, sono di tutti coloro i quali hanno avuto, o avranno, il piacere di leggere L'isola di Nessuno . Abbiamo sperimentato il piacere di trovare parole nuove, riscoprirne altre tenute nascoste e, soprattutto, l'affidare tutto ai lettori: con coraggio, incoscienza e un pizzico di follia. Pronti, da subito, ad attendere impressioni, commenti, qualche complimento e le giuste critiche al nostro libro. I messaggi continuano ad arrivare e noi ci ritroviamo, a volte, un po' increduli, a "rileggere" le emozioni provate durante la scrittura. Ad un anno dall'inizio abbiamo vissuto la grande emozione di vedere L'isola di Nessuno in libreria. A La casa del libro di Marilia Di Giovanni , in via Maestranza, nell'isola (e dove altrimenti!!) di Ortigia, i nostri racconti scomposti hanno iniziato una nuova vita e sono a vostra dis

Pescatori di stelle

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Questa è una leggenda  di un tempo, di un tempo di cui si perde la nozione.  Un tempo in cui nell’universo c’era una certa confusione. Un tempo in cui Giove era il dio del cielo. Nettuno il dio del mare. Ma, in quel tempo, a volte il mare si rifletteva nel cielo. E il cielo nel mare. I pesci, saltavano per sbaglio nel cielo … diventando stelle. Le stelle cadevano nel mare ... per trasformarsi in stelle marine. Per non parlare dei cavalli … cavallucci marini … costellazioni di cavalli alati. Le stelle non stavano al loro posto nel cielo . E i marinai che provavano, nel loro navigare, ad orientarsi con le stelle del cielo … si perdevano. Per questo c’erano i Pescatori di stelle .  Il loro compito era quello di ripescare le stelle che si tuffavano in mare e rimetterle al loro posto nel cielo … perché le stelle nel cielo raccontano delle storie come quella di Perseo e del suo cavallo alato … o quella di Fetonte e del carro del sole … Anche sulla terra vi sono s

Lu pisci spada

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Dopo la dipartita di Celestina , per Nessuno fu molto doloroso riprendere il mare con il suo vecchio gozzo, amico muto ed inseparabile che lo aveva accompagnato per un innumerevole susseguirsi di battute di pesca nelle quali si era spesa gran parte della sua vita.  Quando Celestina era in vita, amavano scherzare delle similitudini che avevano in comune. Nessuno le reti, Celestina le coffe. Tutti i giorni, Nessuno si metteva con pazienza a rammendare le reti che avevano imprigionato vite guizzanti che venivano strappate precocemente dalla propria esistenza. Celestina spendeva il suo tempo con le coffe, borse che intrecciava giorno per giorno e che le donne dell'isola amavano riempire con ciò che identificava il proprio mestiere.  I due innamorati ripetevano insieme:  "sempre di nodi e d'intrecci si tratta" . E così le loro vite trascorsero insieme, l'una avvinghiata all'altra sinché, un giorno, al ritorno dal mare, una delle più importanti vite che a

L'Isola in libreria

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Lo ammetto. Mi sono sentito come un padre che se ne sta a guardare il proprio figlio dietro la vetrata della nursery. Me lo sono guardato per un po’; mi è sembrato piccolo, lì in mezzo a tante altre creature di carta. Ma L’isola di Nessuno , continuando il suo cammino magico, fatto di cospirazioni misteriose e sincronismi (quasi) perfetti, è in vendita da oggi in libreria. Già, proprio l’ 8 agosto . Esattamente un anno dopo l’inizio di questa fantastica ed entusiasmante storia. Dodici mesi fa, erano le 15 di un pomeriggio meno caldo di quelli che la stagione ci sta riservando, il tasto invio del mio smartphone lanciava il primo scritto; destinataria la “socia”. Una fredda, professionale, spigolosa, consulente aziendale con la passione della lettura e un piacere (tenuto nascosto) di scrivere. Forse nessuna intenzione di scrivere proprio un libro, probabilmente il piacere di trovare parole nuove e coprire alcune pagine bianche.  Il suo primo scritto arrivò 48 ore dopo. Anco

Il tratto dei sentimenti

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"I bambini, e non solo loro, non sanno più scrivere a mano" . Questo lo disse Umberto Eco, sulle pagine del Guardian. Ed è una riflessione condivisibile. Questo non deve apparire come un rimpianto della buona scrittura in un’epoca del pensiero rapido che scorre su tastiere sempre più tecnologiche. Piuttosto una ricerca di lentezza e precisione del pensiero. Per questo i personaggi del nostro libro si sono affidati ad alcuni taccuini. Tre per l’esattezza. Moleskine buoni per fermare alcuni sentimenti e, con essi, la lentezza e precisione di alcuni pensieri. Scrivere, e anche disegnare alcune immagini pensate, aiuta a concentrarsi realmente sulle cose. Belle o brutte che siano. Sì, invece del tennis, nuoto, inglese o informatica (se pur importanti), bisognerebbe tornare a scuola di calligrafia . Organizzare un bel torneo sull’Isola e vedere in quanti sono disposti a ritrovare la lentezza e la precisione di alcuni pensieri. Anche se a volte possono far paura.

L'Isola in valigia

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Lo abbiamo visto su una spiaggia norvegese, a bordo di un dieci metri che insegue la libertà, anche su una spiaggia più vicina, aperto sotto il riparatore ombrellone. Ma, lo ammettiamo, vederlo dentro una valigia, ordinato e pronto per un viaggio che non sappiamo dove porterà, ci fa piacere. Sapere che L'isola di Nessuno è stato scelto tra i libri da portare in vacanza, ti fa sorridere e, allo stesso tempo, ti riempie di felicità. Chi ci ha inviato questa foto (che ringraziamo di cuore per la stima e la fiducia), porta con sé il nostro lavoro e quello di Noah Gordon. Medicus , è il primo di una trilogia che lo scrittore americano ha dedicato alla storia dei medici della famiglia Cole. Una storia che si dipana dall'anno 1000 e, progressivamente, nel Regno Unito e infine in Persia, dove si svolgono molti dei fatti narrati. L'isola di Nessuno sarà una piccola, ma speriamo piacevole, compagnia di queste vacanze. Questo libro è un viaggio e saperlo in più luoghi a

L'isola delle sorprese

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Un anno e tante pagine dopo. L'isola di Nessuno ci ha regalato emozioni e nuove conoscenze. Ci siamo veramente convinti che un libro può aiutare a "spaccare il ghiaccio" che è dentro ognuno di noi. Scrivere è un atto salvifico e liberatorio. Ma la cosa più bella è ammettere che ciò che si scrive non ti appartiene più.  Grazie a quanti ci hanno dato fiducia, ci hanno incoraggiati, ci stanno leggendo. Agosto rappresenta un mese importante e, chissà, non possiamo regalare una ulteriore sorpresa su questa generosa Isola.