Il velato vezzo della roccia
La forza di ogni roccia sta nel coraggio di lasciare andare le conchiglie e custodirne, per sempre, l’impronta. Tracce di qualcosa che si è compiuto ma che resterà eterno. Chi lo ha detto che la roccia è dura e impenetrabile? È accogliente, morbida di una durezza che avvolge ma non stringe. E quella vicina al mare resta impavida a resistere ai marosi. Non si preoccupa della conchiglia che pian piano si staccherà. L’impronta di quella bellezza resterà lì, delineata, elegante. Nessuna cicatrice, nessuna ferita; solo una fusione tra due elementi che si sono trovati in quel tempo. Vincere la durezza, l’impossibile, gli elementi. Restare lì, per sempre. L’unica debolezza che si concede una roccia.